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Aditya

Mar 12, 2024

Dopo il successo dello sbarco sulla Luna, l'Organizzazione indiana per la ricerca spaziale (ISRO) punta su un nuovo obiettivo celeste: il Sole. Il 2 settembre alle 11:50, l'ISRO lancerà il suo pionieristico osservatorio spaziale, Aditya-L1, con l'obiettivo di svelare i segreti del Sole.

L'ISRO ha esteso l'invito al pubblico a registrarsi per avere l'opportunità di assistere a questo lancio epocale dal porto spaziale Sriharikota in Andhra Pradesh.

Prende il nome dal dio Sole nella mitologia indù, Aditya-L1 sarà traghettato nello spazio dalla variante Polar Satellite Launch Vehicle-XL (PSLV-XL). Inizialmente posizionato in un'orbita terrestre bassa (LEO), la traiettoria dell'osservatorio si sposterà poi su un'orbita ellittica. Man mano che la navicella procede verso la sua destinazione nel punto L1, si libererà dalla sfera di influenza gravitazionale della Terra (SOI).

Dopo questa partenza dal SOI, l'osservatorio entrerà in una fase di crociera, seguita dall'inserimento in un'orbita spaziosa che circonda L1. Questo intricato viaggio, che durerà circa quattro mesi, posizionerà Aditya-L1 a circa 1,5 milioni di km dalla Terra.

In contrasto con la distanza tra la Terra e la Luna (circa 3,84.000 km), il posizionamento strategico di Aditya-L1 offre notevoli vantaggi. "Un satellite posizionato nell'orbita dell'alone attorno al punto L1 ha il grande vantaggio di osservare continuamente il Sole senza occultazioni/eclissi. Ciò fornirà un maggiore vantaggio nell'osservare l'attività solare e i suoi effetti sulla meteorologia spaziale in tempo reale", spiega ISRO.

L'osservatorio vanta sette carichi utili per analizzare la fotosfera, la cromosfera e la corona del Sole utilizzando rilevatori di campi elettromagnetici, di particelle e magnetici. Posizionati nello speciale punto di osservazione L1, quattro carichi utili osserveranno direttamente il Sole, mentre i restanti tre condurranno studi in situ di particelle e campi nel punto di Lagrange L1. Questa configurazione consente approfondimenti scientifici vitali sulla dinamica solare all’interno del mezzo interplanetario.

Secondo l'ISRO, i sette carichi utili di Aditya-L1 hanno il potenziale per fornire dati essenziali per comprendere fenomeni come il riscaldamento coronale, le espulsioni di massa coronale, le attività di pre-flare e flare, le dinamiche meteorologiche spaziali, la propagazione di particelle e campi e altro ancora.

Gli obiettivi primari della missione Aditya-L1 comprendono lo studio della dinamica dell'atmosfera superiore solare, del riscaldamento cromosferico e coronale, delle caratteristiche del plasma, dell'inizio delle espulsioni e dei brillamenti di massa coronale e degli ambienti di particelle e plasma in situ. Inoltre, mira ad approfondire la fisica della corona solare, i suoi meccanismi di riscaldamento, la diagnostica del plasma nei circuiti coronali, lo sviluppo e l'origine delle espulsioni di massa coronale (CME), la topologia del campo magnetico e la dinamica del vento solare.

Il Sole, che si stima abbia 4,5 miliardi di anni, è composto da gas di idrogeno ed elio e funge da fonte di energia primaria per il sistema solare. Il nucleo del Sole raggiunge temperature fino a 15 milioni di gradi Celsius, dove la fusione nucleare genera la sua energia. La temperatura della fotosfera visibile è relativamente più fresca, intorno ai 5.500 gradi Celsius.

Essendo la stella più vicina, il Sole offre un'opportunità unica per uno studio dettagliato. Comprendere i suoi fenomeni eruttivi e i rilasci di energia è fondamentale a causa del loro potenziale impatto sui veicoli spaziali, sui sistemi di comunicazione e persino sugli astronauti. Gli estremi fenomeni termici e magnetici del Sole creano un laboratorio naturale per studiare eventi altrimenti inaccessibili.

L'ISRO sottolinea che tutti e sette i carichi utili a bordo dell'Aditya-L1 sono sviluppati internamente da vari laboratori indiani, contribuendo in modo significativo ai progressi nella ricerca solare.

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L'articolo di cui sopra è stato pubblicato da una fonte via cavo con modifiche minime al titolo e al testo.